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E’ morto all’età di 82 anni, a Milano, Luca Ronconi, uno dei più grandi innovativi e poliedrici registi del teatro italiano.

Ha diretto il Teatro di Roma e il Piccolo del capoluogo lombardo. Nato in Tunisia nel 1933 Ronconi ha diretto fino e l’ultimo il Piccolo Teatro di Milano.

Il suo esordio avviene dopo il corso di recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma nel 1953 come attore nella commedia “Tre quarti di luna“, di Luca Squarzina e Vittorio Gassman.

Successivamente, recita al fianco di altri registi, per citarne alcuni: Orazio Costa, Giorgio De Lullo e Michelangelo Antonioni e nel 1963 inizia a lavorare come regista, con la compagnia di Corrado Pani e Gianmaria Volonte’ per poi divenire esponente dell’avanguardia teatrale.

Ma il successo e la fama arrivano per lui nel 1969 con l”Orlando furioso’ di Ariosto, nella versione di Edoardo Sanguineti.

Nel 1977/79 fonda e inizia a dirigere il Laboratorio di progettazione teatrale di Prato.

Memorabili sono gli spettacoli: “Orestea” di Eschilo, “Utopia” di Aristofane, “Baccanti” di Euripide e “La Torre” di von Hofmannsthal, “Ignorabimus” di Holz e “Tre sorelle” di Checov.

Negli anni successivi collabora con la Biennale di Venezia e il Teatro Stabile di Torino. Poi negli anni 90 diviene anche direttore artistico del Teatro di Roma.

Nel 1999 si sposta al Piccolo Teatro dove avvienne il suo debutto con due pieces: “La vita è sogno” di Pedro Calderon de la Barca e “Il sogno” di August Strindberg.

Ma non è tutto. Ronconi diviene anche regista di molte opere liriche partecipando anche al Rossini Opera Festival di Pesaro.

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