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In Italia il 17% degli uomini è affetto da eiaculazione precoce, il disturbo sessuale più comune. Lo rivelano gli esperti della Siu, la società italiana di Urologia, durante il congresso Eau 2015 in corso a Madrid.

Da uno studio che a breve sarà pubblicato, secondo quanto spiega Paolo Verze, ricercatore dell’università Federico II di Napoli colpirebbe il 17% degli uomini italiani, ovvero quasi 5 milioni di persone.

Al secondo posto ci sarebbero le disfunzioni erettili, di cui soffrirebbe il 13% dei maschi.

Il problema dell’eiaculazione precoce, spiegano ancora gli esperti, nella maggior parte dei casi è di tipo ‘primario’, ossia si manifesta fin dall’adolescenza.

Ma oggi qualcosa è possibile fare. Può essere migliorato o addirittura superato con farmaci mirati, e secondo uno studio italiano, coordinato da Carlo Pavone dell’università di Palermo, un buon risultato può essere raggiunto anche con la psicoterapia.

Tant’è che una ricerca si è concentrata su 150 pazienti tra 18 e 70 anni, basandosi sia esclusivamente sulla psicoterapia, che su psicoterapia associata a terapia farmacologica, o solo somministrazione di farmaci.

Ebbene, nel caso della terapia con soli farmaci il tempo di eiaculazione è passato da 79, 75 a 203 secondi, con la sola psicoterapia da 75 a 323 mentre l’unione delle due da 74,3 a 600.

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