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La piccola Giorgia Pagano, 6 anni, è volata oltre oceano con la sua famiglia, in cerca di una cura contro la sindrome di Berdon, malattia genetica molto rara che colpisce intestino, reni e vescica.

L’annuncio è arrivato via Facebook (su cui è stata pubblicata anche la foto a corredo dell’articolo): “Il 20 aprile: questa è la data ufficiale durante la quale saluteremo l’Italia, gli amici, casa e la nostra famiglia per lasciarla e rientrare forse fra 3 o 4 anni… Chi lo sa… E pregando Dio di rientrare con Giorgia viva e che stia bene… Così deve essere. La Asl e il ministero per il volo umanitario hanno tutti accordato la partenza affinché Giorgia – arrivata in America – possa entrare in lista per il trapianto”.

In cura presso l’ospedale Maggiore di Parma, la bambina, d’origine leccese, potrà ora essere sottoposta ad un trapianto multiplo al Children’s Hospital di Pittsburgh per il quale la Asl di appartenenza ha anticipato 633 mila dollari, visto che la malattia rientra nei Lea.

Prima, però, la paziente dovrà sottoporsi ad una “valutazione di trapianto multiviscerale”.

Assistita dalla mamma Elisa e dal papà Salvatore, la bambina sarà seguita dall’equipe del primario Carmine Del Rossi che da tempo aveva affermato tale diagnosi: “Alterazione della motività nell’apparato gastrointestinale in maniera ingravescente”.

Malata sin dalla nascita, la madre, davanti alle telecamere di Mediaset di Mattino 5 aveva chiesto aiuto, spiegando che “l’ipotesi della malattia era stata fatta già al settimo mese di gravidanza”, ma alla nascita la bambina “sembrava stesse bene”.

Dopo la diagnosi “è iniziato il nostro calvario”, ha spiegato ancora Elisa, “il pancino di Giorgia tendeva ogni volta a gonfiarsi”.

Quindi il viaggio da Lecce prima a Roma e poi a Parma. Infine il trapianto negli Usa.

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