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Il comandante del cargo coreano Sewol affondato il 16 aprile dello scorso anno, con oltre 300 persone a bordo (per lo più studenti), è stato condannato all’ergastolo in appello.

Lee Joon-seok, questi 70 anni, era stato condannato a 36 anni in primo grado per negligenza e abbandono della nave, ma assolto invece per omicidio.

Verdetto che non era andato giù ai parenti delle vittime, che ora possono ritenersi soddisfatti perché la corte di appello di Gwangju gli ha ora riconosciuto anche l’accusa di omicidio, aggravando così la pena del comandante.

Gli altri 14 membri dell’equipaggio sono stati condannati tutti in secondo grado a pene tra 18 mesi e 12 anni.

Precedentemente le sentenze erano state per loro più dure, da 5 a 30 anni. I condannati entro una settimana potranno fare un ulteriore appello.

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