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Durante il programma ‘Chi l’ha visto?‘ andato in onda ieri sera, è stata diffusa una drammatica conversazione in chat presa da Whatsapp, avvenuta fra un presunto anonimo testimone presente nell’hotel Da Vinci di Milano e una terza persona.

Uno scambio di messaggi che si riferiscono a lunedì 11 maggio, il giorno dopo la morte di Domenico Maurantonio, il 19enne padovano deceduto dopo essere caduto dal quinto piano dell’albergo di Milano, dove si trovava in gita scolastica con la classe.

Dei ragazzi di una scuola di Padova sono venuti da noi in hotel – si legge nella conversazione – di notte si sono ubriacati e hanno deciso di fare scherzoni“.

E continuando “Si sarebbero messi a defecare per il corridoio del quinto piano“.

Uno di loro in particolare “per fare il figo decide di mettersi sul cornicione per farla dalla finestra … Quindi si fa tenere per le braccia dagli amici e a un certo punto vola giù”.

Un’inedita testimonianza – sulla cui validitá non si hanno al momento riscontri né smentite ufficiali da parte degli investigatori – ma sembra confermare una delle molte versioni trapelate negli ultimi giorni circa la morte del ragazzo.

Dopo il ritrovamento di diverse bottiglie di alcolici, gli inquirenti propendono per l’ipotesi di una “festa alcolica” finita male, durante la quale al ragazzo, per gioco, sia stato somministrato anche un lassativo.

Uno scherzo di cattivo gusto, costato la vita al ragazzo, per la quale i suoi amici non ne hanno fatto parola con nessuno, nemmeno con i professori.

Cosa che verrebbe confermata anche dai messaggi scambiati tra queste due persone: “Gli amici non hanno detto nulla a nessuno e sono tornati in stanza. Il corpo è stato trovato il mattino dopo”, si legge ancora nella chat.

L’anonimo interlocutore, su Whatsapp risponde poi con una risata “ahahahahahahaha“‘ digitata sul tastierino virtuale del suo smartphone.

Chissà forse gli è sembrato tutto così assurdo, quasi a non credere a tale racconto, o perché trattasi di una persona così cinica che neppure davanti alla morte di un ragazzo, riesce a provare un minimo di umanità.

Fatto sta è che gli autori del programma spiegano di essere arrivati in possesso di tale conversazione Whatsapp, in questo modo: “A noi il fermo immagine è arrivato da un telespettatore, che lo ha preso in un gruppo Facebook. Ci auguriamo non sia uno scherzo di cattivo gusto”.

E lo stesso giovane che ha inviato il messaggio precisa: “Non sappiamo se sia una burla. È una conversazione privata”.

A questo punto gli inquirenti dovranno scoprire la veridicità di questi messaggi, nella speranza di poter risalire ai ragazzi che erano presenti quella tragica notte, e capire come veramente è andata, ovvero se il ragazzo è stato spinto, indotto a salire sulla finestra, se si è buttato lui di sotto, o è stato spinto, o ancora se si tratta di una cosa accidentale.

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