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strage di charleston
Il presidente americano Barack Obama, torna ancora una volta, sulla spinosa questione della facile detenzione delle armi da fuoco negli Stati Uniti, che continua a fare tanti vittime per la follia della gente.

E si sofferma su tutti i morti che ci sono stati, sino ad arrivare alla strage più recente, quella di Charleston, avvenuta in una delle chiese più antiche e simboliche della comunità afroamericana del Sud degli Usa.

E dice: “Dobbiamo muovere l’opinione pubblica sul controllo delle armi. C’è bisogno di un cambiamento nell’atteggiamento, per tutti”.

Troppe volte ho dovuto commentare l’uccisione di innocenti perché qualcuno non ha avuto problemi a procurarsi una pistola” .

Poi accusa il Congresso per non aver agito subito dopo il massacro del 2012: “Noi avremmo potuto impedire ogni atto di violenza o anche la maggioranza. Non sappiamo se (la riforma delle armi) avrebbe impedito quanto avvenuto a Charleston. Nessuna riforma da sola può garantire lo sradicamento della violenza. Ma (se fosse passata) potremmo avere ancora con noi qualche americano. Avremmo potuto fermare un killer, alcune famiglie potrebbero essere ancora complete. Anche voi avreste dovuto partecipare almeno ai funerali”.

Venerdì sera migliaia di persone si sono radunate nel centro della città della Carolina del Sud per partecipare a una veglia in ricordo delle 9 vittime uccide in chiesa dal giovane 21enne americano, Dylann Storm Roof, scappato subito dopo la strage, ma poi arrestato.

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