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Quasi due milioni di fedeli per Papa Francesco al Parque del Bicentenario di Quito per la celebrazione della Messa, il primo degli appuntamenti della giornata, la terza in Ecuador.

Una grande folla ha preferito dormire per strada, sotto la pioggia, per non perdersi l’importante appuntamento, e la possibilità di poter ascoltare da vicino e salutare il papa al suo passaggio in papamobile.

Per Francesco, milioni di petali di rose lanciati dai fedeli durante il suo saluto.

In area immensa lo ha accolto per la celebrazione della messa dove durante l’omelia il santo padre ha reso omaggio al Bicentenario della Liberazione bolivariana, che restituì dignità e autonomia a tutto il Sudamerica, ripetendo che “quel grido di indipendenza dell’America Ispanofona, è anche un grido che parte dalla coscienza della mancanza di libertà, di essere spremuti e saccheggiati, soggetti a convenienze contingenti dei potenti di turno”.

Nonché «Un diffuso individualismo che ci separa e ci pone l’uno contro l’altro, è frutto della ferita e del peccato nel cuore delle persone, le cui conseguenze si riversano poi anche sulla società e sul creato».

Il viaggio del santo padre procede in questi giorni nel Sud America all’insegna del risveglio delle coscienze, partendo dalla dottrina della Chiesa e dall’enciclica Laudato sì che chiede ai cristiani di difendere e custodire il creato.

«La nostra risposta non è fare finta di niente, sostenere che non abbiamo mezzi o che la realtà ci supera» ha aggiunto ancora Francesco.

In Ecuador, come in Bolivia e Paraguay, le differenze sociali sono enormi tra una minoranza che detiene il potere e la maggioranza, costituita da popolazioni indie, sotto il minimo della sopravvivenza.

AFP PHOTO/RODRIGO BUENDIA

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