Grecia: accordo unanime da 86 miliardi, ma subito le riforme

Dopo 17 ore di negoziati con i capi di Stato e di governo dell’Eurozona, Donald Tusk, presidente del Consiglio Europeo, conferma, che si è raggiunto un accordo unanime sul debito greco.

Tusk parla, nel corso di una conferenza stampa, di “un accordo di massima” sottolineando che i parlamenti nazionali, compreso quello greco, dovranno dare la loro approvazione prima dell’avvio delle negoziazioni e i rispettivi ministri delle finanze discutere con urgenza di un finanziamento ponte.

“Ci sono condizioni molto severe, tuttavia la decisione dà alla Grecia la possibilità di rimettersi in carreggiata con il sostegno europeo”.

Inoltre, “Si può iniziare il negoziato sull’Esm, ovvero sul sostegno continuato” ad Atene, aggiunge Tusk.

“L’accordo è stato laborioso ci è voluto tempo ma è stato raggiunto. La Commissione europea ha sempre insistito sul fatto che sarebbe stata inaccettabile qualsiasi forma di Grexit. Non ci sarà una Grexit”, dichiara Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Ue.

“Abbiamo sempre sostenuto che fosse necessario un consolidamento di bilancio, ma anche che non bisogna dimenticare che la Grecia deve avere crescita e occupazione”.”In questo compromesso non ci sono né vincitori né vinti. Non penso che i cittadini greci siano stati umiliati. E’ stato un tipico accordo europeo”.

La Grecia deve partire subito con le riforme, e per farle potrebbe aver bisogno di un supporto di ben 82-86 miliardi di euro per normalizzare la sua situazione economica e finanziaria.