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selfie al volante
Gli sms e i selfie possono moltiplicare del 23% il rischio di incidenti stradali.

Ne sono certi gli organi di sicurezza e le macchine, che rivelano che diminuiscono il numero di morti ma al tempo stesso emergono dati allarmanti su incidenti dovuti alla tecno-distrazione.

Il direttore centrale della Polizia stradale, Roberto Sgalla spiega che «Negli studi comportamentali gli psicologi dimostrano che oggi la guida è diventata “un’attività” di guida. Spesso, infatti, chi è al volante si mette a fare anche altro: installa il navigatore, guarda la tv sull’ipad, legge ibook, gioca al computer, carica il lettore mp3, riceve e manda sms, parla al cellulare».

Ciò abbassa conseguentemente il livello di attenzione e moltiplica i pericoli.

Per questo dice ancora Sgalla “Per reprimere il fenomeno, servono nuovi mezzi, tipo i varchi per accertare a distanza se il cellulare di chi guida si aggancia a una cella. Oggi i dati sono veramente allarmanti. Si parla di circa 3400 morti l’anno sulle strade. Il 12,4% dei guidatori sorpreso mentre guidava con il telefonino in mano, mentre un giovane su 4 dichiara di scattarsi selfie mentre guida, o chatta o naviga”.

Gli incidenti nel 2014, per tali motivazioni sono stati di 181 mila. La prima causa di morte e di invalidità permanente riguarda persone sotto i 40 anni. Causando un costo sociale del 2% cento del Pil. Proprio per una «mala education» al volante.

Ecco allora la necessità di realizzare un cortometraggio “Selfie”, nato in sinergia tra una rete di scuole del basso Garda (Desenzano II-Trebeschi, Calcinato e Manerba-Valtenesi) da parte degli studenti e die docenti, con la partecipazione di genitori ed amici, con il supporto della Sezione Polizia Stradale di Brescia e di presentarlo al Giffoni Film Festival.

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