L’ultima novità arriva da Oxford. E’ il risultato di una lunga ricerca pubblicata su “Lancet Oncology”, la quale rivela che l’assunzione prolungata della pillola anticoncezionale può proteggere dal rischio di insorgenza del cancro uterino.
I ricercatori inglesi hanno analizzato i dati di 36 studi precedenti, condotti su 27.000 donne di diversa nazionalità, cittadine di Paesi ricchi, dove la “pillola” era molto utilizzata.
Da qui hanno scoperto che queste donne erano meno esposte al rischio di ammalarsi.
Lo studio parla infatti di 200.000 donne salvate da questa abitudine, in tutto il mondo.
Donne anziane di circa 70 anni che hanno usato nel tempo, sin da giovani, la pillola anticoncezionale, e per questo non avevano mai avuto alcuna forma tumorale all’utero.
Tant’è che dal 1965 al 2014 sarebbero state salvate oltre 400.000 donne.
Al momento non si sa ancora in che modo la pillola riesca a scongiurare il sorgere del tumore, ma secondo gli esperti, è possibile che riesca a creare una barriera, un ambiente sano in grado di difendersi dalla malattia.
Per questo sottolineano i ricercatori, cinque anni continuati di assunzione di questo farmaco corrispondono a una protezione del 25% dal rischio di cancro uterino.
Una conquista non da poco se si pensa che questa malattia è piuttosto diffusa e difficile da individuare e curare.