«Abbiamo reso immediatamente operativa la disponibilità di 700 militari per Roma», è quanto annunciato dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano a conclusione del Comitato per l’ordine e la sicurezza nazionale.
«Nessun Paese è a rischio zero», aggiunge il ministro. «Oggi è un giorno di dolore e di preghiera. È un giorno in cui ciascuno di noi si sente francese, si sente parigino. È un giorno in cui le lacrime non bastano. Abbiamo elevato il livello di sicurezza, portandolo al secondo livello che comporta la possibilità di coinvolgimento delle forze dei corpi speciali e dell’esercito. Le questure di Roma, Milano e Torino hanno avuto indicazioni di implementare i controlli sul territorio. Abbiamo rivisto e rivalidato il sistema della sicurezza in Italia e fin qui ha funzionato». «Con il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – ha spiegato ancora Alfano – abbiamo deciso di rafforzare i controlli e il monitoraggio nelle carceri per ridurre il rischio proselitismo».
«Abbiamo assunto due decisioni essenziali: un rafforzamento dei controlli sul territorio e un rafforzamento dei controlli alla frontiera, decidendo di rafforzare in particolare i controlli alla frontiera con la Francia per evitare che si verifichino transiti che possono danneggiare le delicate indagini in corso. La vigilanza è strettissima. Lo stesso faremo su tutti i valichi con controlli su strade, ferrovie, porti e aeroporti».
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