Il bilancio provvisorio degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 è salito a ben 129 morti e 352 feriti: lo ha annunciato il procuratore di Parigi, François Molins, assicurando che i “terroristi” hanno agito in tre gruppi coordinati tra loro riconducibili a Siria e Iraq, come dichiarato durante le loro esecuzioni e rivendicazioni.
Il bilancio parla anche di 99 feriti in gravissime condizioni. Già sabato sera il primo ministro Manuel Valls, su Tf1, avvertiva “Siamo in guerra. Sarà lunga e difficile. E per questo dico che dobbiamo attenderci altri attacchi”.
Il procuratore di Parigi non esclude infatti che alcuni terroristi siano riusciti a scappare. Tre persone (cinque secondo altre fonti) sarebbero state già arrestate in Belgio, nel quartiere di Molenbeek. Identificate anche due autovetture utilizzate durante gli attacchi dai terroristi: una Seat nera e una Polo nera, quest’ultima utilizzata per arrivare al Bataclan.
La Seat sarebbe stata usata da un terzo commando. Al Bataclan hanno agito tre terroristi: 89 sono in tutto le persone uccise.
Colpiti sette obiettivi, luoghi pubblici, in rapida successione. L’esplosivo usato è stato il Tatp, perossido di acetone, chiamato in gergo “la madre di Satana”. Lo stesso impiegato negli attacchi di Londra del 7 luglio 2005, in cui persero la vita 52 persone in metropolitane e autobus. Facilmente reperibile in commercio.
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