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organi donati
E’ morto il giorno di Natale, dopo tre giorni di agonia, Alessandro Giani, il ragazzo di diciotto anni precipitato dal tetto di una fabbrica abbandonata a Cairate (Varese) qualche giorno fa, la cui famiglia ha deciso di donare i suoi organi, salvando la vita di dieci persone.

Un intervento chirurgico avvenuto all’ospedale di Varese, alle prime ore del mattino di ieri. Appena si sono resi conti che la situazione era critica, era arrivata la morte cerebrale hanno prospettato ai genitori del ragazzo la possibilità dell’espianto di organi.

“Abbiamo detto sì — ha raccontato Davide, il papà di Alessandro, titolare di un’officina meccanica a Cassano a chi gli è stato vicino — perché riteniamo che questo sia il vero senso del Natale: la donazione. Non abbiamo voluto fare il “bel gesto” natalizio ma qualcosa di più profondo; almeno abbiamo restituito il sorriso a qualche malato grazie ad Alessandro».

Il giovane stava esplorando con due suoi compagni l’ex cartiera Mayer di Cairate, quando, non vedendo un buco situato nel pavimento, utilizzato in passato per la produzione, è precipitato di sotto per quasi sei metri di altezza.

Trasportato privo di sensi in ospedale, sarebbe sopravvissuto per soli tre giorni ed essere sottoposto al delicato intervento chirurgico per la donazione degli organi.

Sulla vicenda indaga la Polizia Locale di Cairate (Varese). Cinque gli indagati al momento con l’accusa di omicidio colposo: i rappresentanti della proprietà e i due compagni della vittima.

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