Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini (S), e il direttore generale di Brera, James M. Bradburne, a margine della conferenza stampa ''Brera i 100 giorni. Una prima visione strategica", 21 gennaio 2016. ANSA / MATTEO BAZZI
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“Milano, al di là di Expo, è una città che merita molti investimenti perché storicamente ha sempre rappresentato un traino per il Paese”.

Queste le parole del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, intervenuto all’incontro ‘Brera i 100 giorni. Una prima visione strategica’, organizzato a Palazzo Brera, in cui si è discusso con l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, e del direttore della Pinacoteca, James Bradburne, del piano di riqualificazione dell’intera struttura, seguendo un’ottica avviata dalla recente riforma ministeriale che porterà entro il 2018 alla riapertura di Palazzo Citterio, altro simbolo della cultura e della bellezza dell’arte meneghina.

La pinacoteca di Brera “Il museo è un luogo di emozione”, per questo bisogna “puntare a far tornare Brera nel cuore della gente e far tornare la gente a Brera, non come semplici visitatori ma come fruitori”.

E’ questa la filosofia posta alla base del progetto del complesso di Brera, con un respiro internazionale, a cui si potrà accedere con unico biglietto a 10 euro (intero) o a 7 euro (ridotto), “per creare accoglienza, eventi serali, come il ‘Ballo di Brera’ ed esporre le opere degli studenti”, ha spiegato il nuovo direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense James M. Bradburne.

Un’iniziativa che coinvolgerà Pinacoteca, Biblioteca, Accademia di Belle Arti, Osservatorio astronomico, Orto botanico, Istituto lombardo Accademia di Scienze e Lettere, sulla scia dell’altro progetto della ‘Grande Brera’, che dovrebbe estendersi a tutto il quartiere e nel cuore di Milano.

Un programma triennale, che prende forma dal cortile napoleonico, trasformato nel ‘cortile delle arti’, spazio pubblico aperto a tutti. Trentotto sale riallestite con nuove sedute, Wi-Fi e uniformi firmate Trussardi per lo staff.

Entro il 2018 riqualificati l’ingresso all’Orto Botanico e all’Osservatorio astronomico, con l’obiettivo di creare una ‘via delle scienze’.

E sul versante della ‘Grande Brera’, nel 2018, la ricollocazione delle collezioni Jesi e Vitali a Palazzi Citterio e la riqualificazione di via Brera 19. “Riappropriarsi di questi spazi non e’ una volgare operazione immobiliare ma ha un’intensità visionaria”, ha sottolineato Bradburne.

Tra gli appuntamenti in programma, il 17 marzo, per la prima volta dal 1796, lo ‘Sposalizio della Vergine’, di Raffaello, a cui faranno seguito opere del Mantegna, dal 16 giugno, giorno dell’inaugurazione del nuovo assetto dell’ingresso e dell’accoglienza, e di Caravaggio dal 27 ottobre.

A queste date si aggiunge anche l’evento ‘Brera mai vista’, in cui verrà messo a disposizione del pubblico quanto custodito nei depositi dell’Accademia.

Foto Ansa

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