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L’Academy di Hollywood ha appena approvato una serie di riforme dopo le accuse mosse nei giorni da alcuni attori e registi, che lamentavano “nomination troppo bianche”.

«Entro il 2020 raddoppieremo la presenza di donne e delle minoranze tra i nostri membri, e immediatamente diversificheremo la leadership aggiungendo tre nuovi posti nel board dei governatori», ha comunicato in una nota l’Academy.

L’obiettivo è quello di condurre una serie di “modifiche sostanziali” per arrivare ad un vero e proprio cambiamento, ha spiegato ancora.

«Non aspetteremo che sia il settore a reagire», ha dichiarato il presidente dell’organizzazione, Cheryl Boone Isaacs che ha aggiunto: «Queste nuove misure avranno un impatto immediato e avvieranno il processo di un cambiamento significativo nella composizione dell’Academy».

Giovedì scorso Will Smith aveva annunciato che avrebbe disertato la cerimonia del prossimo 28 febbraio a Los Angeles. A dare il via alla polemica anche il regista newyorkese Spike Lee, che aveva denunciato la mancanza di diversità, dopo che per il secondo anno consecutivo i venti attori candidati per le nomination erano stati ancora una volta esclusivamente bianchi.

A quel punto, l’hashtag #OscarsSoWhite è divenuto virale su Twitter, e alla lista di chi ha scelto di disertare la cerimonia si sono aggiunti anche l’attore inglese David Oyelowo e Michael Moore.

Secondo i dati rilasciati dal Los Angeles Times, infatti, nel 2012 il 93 percento dei membri dell’Accademia erano bianchi, il 76 percento erano uomini e l’età media era di 63 anni.

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