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La Consob sta indagando a qualche manovra illegale dietro i tre giorni di panic selling che, tra lunedì e mercoledì scorsi, hanno fatto tremare gli istituti di credito. Sul banco degli imputati la l’Ssm (Single Supervisory Mechanism) della Vigilanza Bce, guidata dalla francese Danièl Nouy. Colpevole di una «gestione della comunicazione poco accorta» che ha pesato sui crolli di Borsa, ha tuonato ieri il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, indirizzando l’irritazione verso gli uffici di Madame Nouy: «Bisogna essere molto cauti a mandare fuori informazioni e dare segnali».

Poi l’annuncio “Al consiglio dei ministri della prossima settimana ci sarà un insieme di misure sul sistema bancario”.

La notizia arriva da Davos dove il ministro dell’Economia italiana, Pier Carlo Padoan è impegnato sul tema delle banche, precisando che le misure in questione dovrebbero comprendere “un’autoriforma del credito cooperativo” con l’aggregazione intorno a un gruppo simile al Credit Agricole francese, e ulteriori misure per facilitare lo smaltimento dei crediti deteriorati in pancia agli istituri di credito.

Così dal punto di vista macroeconomico, Padoan sottolinea che “Dal Forum economico globale emerge meno pessimismo di quanto non abbiano detto i mercati, con un’economia, globale e anche italiana, che continua a crescere. Consenso sul fatto che le prospettive di crescita offerte dalle nuove tecnologie siano maggiori di quanto si legga in giro. L’Italia” deve colmare il ritardo ed è uno dei temi su cui l’impegno del governo si rafforzerà ulteriormente”.

Infine un riferimento alla situazione dei migranti. “Se Schengen dovesse crollare sarebbe un colpo molto duro al processo generale di integrazione europea”. “Qualcuno oggi dice che se Schengen dovesse crollare l’euro non avrebbe problemi, io non la penso così”.

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