Sale operatorie e reparti vuoti all’ospedale di Padova per l’arrivo della cicogna. Centoquarantesei donne, 130 infermiere e 16 ostetriche in stato presto mamme.
Una situazione che rischia di creare seri problemi nell’organizzazione e nei turni, soprattutto nei reparti strategici con terapie intensive e gastroenterologiche.
Al punto che i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione e chiesto la mediazione del prefetto Patrizia Impresa.
A spiegare cosa accade è Luigi Zuin, a nome della Uil: «ad esempio nel giro di dieci giorni l’equipe di cardiochirurgia ha perso tre infermiere, tutte rimaste incinte. Al loro posto in sala operatoria dovranno allungare l’orario i colleghi rimasti, come molti altri non solo costretti a rinunciare alla libera professione ma pure a sobbarcarsi 13/14 reperibilità al mese invece delle 6 pattuite».
Il 2 febbraio è prevista l’assemblea generale dei lavoratori e qualora l’azienda non dovesse riuscire ad organizzarsi per far fronte all’emergenza sarà dichiarato sciopero finché non si troverà una vera soluzione a tale emergenza.