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lavoro riforma
Il Consiglio dei ministri di ieri- oltre a varare l’annunciato rimpasto di governo – ha approvato tre disegni di legge che riguardano partite Iva, piano contro la povertà e legge delega sul Cinema “secondo una linea di potenziamento degli interventi su cultura, sviluppo civile e artistico nel nostro Paese”.

Il piano anti-povertà mira a sostenere circa 280mila famiglie e 550mila bambini, per un totale di un milione e 150mila persone.

Con il Jobs Act delle partite Iva, secondo quanto dichiarato dal ministro Poletti, “vogliamo aumentare le tutele per questo lavoro nelle transazioni commerciali e fare in modo che gli autonomi non vengano colpiti da contratti capestro cui non si possono sottrarre”. Con questo ddl si contrastano, “clausole e condotte abusive”. Nel ddl che “riordina le prestazioni assistenziali sono però escluse quelle sulla disabilità”, precisa il ministro.

Le lavoratrici autonome non saranno più obbligate a sospendere del tutto l’attività lavorativa durante i 5 mesi di maternità e percepiranno l’indennità di maternità indipendentemente dalla effettiva astensione dall’attività lavorativa.

I trattamenti terapeutici oncologici saranno equiparati alla degenza ospedaliera. In caso di malattia superiore a due mesi si potrà sospendere il pagamento dei contributi sociali fino a due anni. Li si potrà saldare a rate al termine della malattia per un periodo pari al triplo della fase di sospensione del pagamento.

Queste solo alcune delle nuove normative.

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