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italiani uccisi
Fausto Piano e Salvatore Failla, due dei quattro tecnici italiani sequestrati in Libia lo scorso ventinove luglio, sarebbero morti durante uno scontro a fuoco avvenuto mercoledì notte a Sabrata, città tra Tripoli e il confine con la Tunisia.

A riferirlo fonti legate alle brigate locali che da giorni sono impegnate in combattimenti contro alcune cellule dello Stato Islamico.

La notizia è poi giunta anche in Italia dove ha avuto una parziale conferma da parte della Farnesina, anche se l’identificazione deve poi avvenire al recupero delle salme.

Dopo un periodo di detenzione comune, i quattro italiani sarebbero stati divisi. Un paio di settimane fa le autorità militari di Sabratha avevano anche ricevuto un video, che avrebbero poi tentato di girare alla Farnesina.

Una delle ipotesi del silenzio da parte dell’Italia (se vera la ricostruzione) è che probabilmente i nostri servizi avevano già avuto tale testimonianza attraverso altre vie.

La dinamica della sparatoria è ancora da chiarire. Ma si suppone che si sia trattato di uno scontro armato durante un tentativo di trasferimento dei due ostaggi.

Alcune foto mostrano i veicoli utilizzati dal gruppo dei rapitori crivellati di colpi e incendiati. Potrebbe essersi trattato anche del “fuoco amico” delle milizie di Tripoli e non dei rapitori.

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