Gli animali non fumano, non bevono alcolici e non si drogano. Ma
continuano ad essere utilizzati nei test sull’abuso di sostanze che creano dipendenza, comportamento tipicamente umano e non facilmente riproducibile in esseri che sono senzienti – e dunque provano dolore, ansia, paura anche più dell’uomo.
Un «paradosso etico e scientifico» secondo la Lav, la Lega Antivivisezione, che chiede ora il divieto immediato della sperimentazione animale correlata a droghe, alcol e fumo.
Una prescrizione, già contenuta in un decreto legislativo (il 26/2014) che ha recepito la normativa europea, ma la cui attuazione è rimandata al prossimo 1 gennaio 2017.
Una dilazione che, secondo l’associazione, nasconde la scarsa volontà di voler dare una concreta e reale attuazione alle nuove norme, che prevedono pure il bando degli xenotrapianti, ovvero lo scambio di organi tra specie diverse, per esempio tra maiali e scimmie.
“Gli esperimenti in questo campo sono atroci, anacronistici e da decenni non portano a nulla se non a finanziare chi li esegue – spiega la Lav -. C’è uno sperpero di risorse pubbliche che potrebbero invece essere utilizzate in attività di prevenzione e di contrasto alle dipendenze».