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Nel corso del congresso di ginecologia endocrinologica che si è tenuto i giorni scorsi a Firenze, è stato annunciato il nuovo farmaco contro i disturbi della menopausa.

Duavive, questo il nome del primo di una classe di farmaci selettivi studiato appositamente per la terapia ormonale sostitutiva senza progestinico che oltre ad esaltare la femminilità, con un’azione tipica degli estrogeni, promette di attenuare i fastidiosi sintomi del climaterio.

“Si definisce Tsec (complesso estrogenico tessuto-selettivo), l’associazione tra un modulatore capace di riconoscere il ecettore degli estrogeni, il bazedoxifene, ed estrogeni naturali – spiega Andrea Riccardo Genazzani, ordinario di Ginecologia e ostetricia a Pisa e presidente della Società internazionale di ginecologia endocrinologica (Isge).

Il vantaggio è duplice: con gli estrogeni il farmaco può mantenere i vantaggi della terapia ormonale e con il bazedoxifene ridurre il rischio di iperplasia dell’endometrio, vale a dire restituire l’inconfondibile profumo di donna senza agire con stimoli indesiderati sui tessuti dell’utero e della ghiandola mammaria.

Si tratterebbe dunque di una importante terapia innotiva indicata nelle donne per le quali la terapia progestinica non è appropriata.

“I benefici della terapia ormonale sostitutiva – spiega ancora Chiara Benedetto, professore ordinario di Ginecologia e ostetricia all’Università degli Studi di Torino – si manifestano rapidamente in termini di miglioramento della qualità di vita della donna e a medio-lungo termine come prevenzione nei confronti di alcune malattie che aumentano nel sesso femminile dopo la menopausa, in particolare osteoporosi, malattie cardiovascolari e degenerative”.

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