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giulio regeni ricercatore italiano
Sono trascorsi più di due mesi dal ritrovamento del corpo senza vita e martoriato di Giulio Regeni e oggi si parla veramente di svolta nelle indagini della sua uccisione.

Sembrerebbe infatti che negli ultimi giorni sia maturata al Cairo la volontà di collaborare seriamente con il nostro Paese.

Una delegazione di inquirenti sarebbe attesa in giornata a Roma. Con sè avrebbe un faldone di duemila pagine e l’indicazione di una responsabilità che stavolta non condurrebbe a gang criminali ma una persona del regime stesso.

Una fonte al Cairo parlerebbe infatti di Khaled Shalaby, l’alto ufficiale della sicurezza nazionale incaricato del caso, già condannato nel 2003 da un tribunale di Alessandria per aver torturato un uomo fino ad ucciderlo, e falsificato i rapporti della polizia ma poi reintegrato dopo la sospensione della sentenza.

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