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Droga, torna la moda di bucarsi soprattutto tra i ragazzi del liceo

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Come ai tempi dei figli dei fiori, siringhe gettate a terra e lacci emostatici sono la traccia delle iniezioni in vena dei ragazzi di oggi, di 15 -16 anni , schiavi della droga e della siringa.

I dati che emergono sono a dir poco inquietanti. Rispetto al 2014 l’uso di eroina è raddoppiato, tant’è che risulta essere la droga più diffusa dopo la cannabis.

A diffonderne i dati uno studio condotto dalla European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs, coadiuvato dalla Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari del Cnr che ha coinvolto circa 30mila studenti italiani tra i 15 e i 19 anni.

«IL 2% DEI MASCHI quindicenni, circa 5.000 soggetti, ha dichiarato di avere consumato eroina almeno una volta nel mese precedente all’indagine» spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice del Cnr e responsabile dello studio. Nel 2015 tremila quindicenni maschi si sono iniettati sostanze stupefacenti. «Almeno l’1% di tutti gli studenti sottoposti a campione – prosegue la ricercatrice – ha sperimentato sostanze illegali in vena almeno una volta nella vita. Un dato inquietante che dal 2010 non accenna a diminuire». Si stima che siano oltre 650.000 i liceali che negli ultimi dodici mesi hanno fatto uso di almeno una sostanza illegale (cannabis, cocaina, eroina, allucinogeni o stimolanti). Un risultato agghiacciante solo vagamente mitigato dal fatto che allucinogeni e cocaina registrano un leggero calo. «Sono in leggera diminuzione sia l’uso di allucinogeni, dal 2,7% al 2,3%, che della coca, che passa dal 3% al 2,6% – che secondo l’esperta – potrebbe significare anche un’iniziazione all’uso sempre più precoce».

Ma la ricerca rivela anche un aumento dell’uso di smart drugs, droghe che si collocano al limite della legalità, facilmente reperibili su internet sotto forma di prodotti naturali.

Ma le regioni dove se ne fa più consumo sono Sardegna ed Emilia Romagna. Quest’ultima, in particolare, detiene il primato per le droghe sintetiche (allucinogeni e stimolanti, rispettivamente 3% e 4%), mentre la Sardegna per la cocaina (4%). Le quattro regioni in cui si osserva la più alta diffusione di cannabis sono Molise, Lazio, Sardegna e Marche (la stima è intorno al 32%). Il Molise e le Marche, occupano, però, posizioni di rilievo per il consumo di stimolanti e di eroina.

E per quanto riguarda l’uso di eroina, in testa alla classifica ci sono ancora una volta Emilia Romagna, seguita subito da Toscana, Sardegna e Calabria (dove il consumo è all’1,5%).

Giovanna Manna

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