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marco pannella morto
E’ di poco fa la notizia della morte di Marco Pannella. Il leader radicale si è spento oggi nella clinica romana di Nostra Signora della Mercede, dove era ricoverato da ieri. Un annuncio dato da Radio Radicale con il Requiem di Mozart.

Pannella lottava da anni contro due mali incurabili, al fegato e al polmone e per questo, nei suoi ultimi giorni di vita, ha detto “grazie” al medico che gli ha proposto la sedazione per uscire da questo mondo evitando i dolori atroci di una malattia senza via di fuga.

In tutta la sua vita i medici si sono disperati per lui, anche per le sue battaglie e gli scioperi della sete e della fame. Perché, Marco Pannella con il suo corpo è stato sempre tutt’uno con la sua battaglia politica.

Non ha mai distinto politica e fisicità, politica e vita. Ha sempre messo in gioco la vita stessa, e il corpo che l’accompagnava. Quando è stato operato al cuore, la prima cosa che ha fatto al risveglio, ancora in sala di rianimazione, è stata quella di chiedere una sigaretta. Per poi riprendere a fumare e smettere fino agli ultimi giorni della sua vita.

Durante i quali le sue funzioni vitali – spiegano fonti mediche che lo seguivano – sono peggiorate al punto che è stato ritenuto opportuno un trasferimento in una clinica romana più attrezzata presso la quale «non sono previste visite». Una accortezza per garantire tranquillità e riservatezza a Pannella.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha subito inviato le sue parole di cordoglio per la scomparsa di «un grande leader che ha segnato la storia del Paese». «È arrivata la notizia della scomparsa del grande leader radicale Marco Pannella: vorrei a nome mio personale e del Governo e delle forze politiche che rappresento e delle istituzioni tributare un grande omaggio alla storia di questo combattente e leone della libertà».

Nato il 2 maggio a Teramo, Pannella negli ultimi mesi era rimasto sempre in casa per le sue precarie condizioni di salute. E’ stato membro della Gioventù liberale e poi leader dell’Unione Goliardica Italiana negli anni dell’università. Tra i fondatori nel 1955 del Partito Radicale dei Democratici e dei Liberali, è tra i piu’ longevi personaggi della scena politica italiana (deputato dal 1976 al 1992). E’ stato uno dei protagonisti delle battaglie civili degli anni Settanta e della fase di transizione tra la prima e la seconda Repubblica. Sul suo profilo Twitter, si presentava al mondo come “radicale, socialista, liberale, federalista-europeo, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, nonviolento”.

Pannella ha compiuto lo scorso 2 maggio 86 anni e ha “festeggiato” idealmente quando ha visto l’approvazione della legge sulle unioni civili che è stata una delle più importanti battaglie che ha combattuto fino alla fine dei suoi giorni.

In tanti gli hanno fatto giungere messaggi di affetto in occasione del compleanno: da colleghi e amici, da politici a cantanti e intellettuali. Papa Francesco, ad esempio, gli ha inviato il suo libro “Dio è misericordia”.

Marco Pannella durante la sua lunga carriera politica è stato al centro di battaglie come il divorzio, l’aborto, la legalizzazione delle droghe, l’eutanasia, i diritti dei carcerati.

Di volta in volta è stato definito “fascista”, “amico dei fiancheggiatori delle Brigate Rosse”, “provocatore”, “qualunquista”, “destabilizzatore”.

Oltre alle cariche di deputato ed europarlamentare è stato presidente della XIII circoscrizione del Comune di Roma (Ostia), consigliere comunale a Trieste, Catania, Napoli, Teramo, Roma e L’Aquila, consigliere regionale del Lazio e dell’Abruzzo e segretario del Partito Radicale; è stato Presidente del Senato del Partito Radicale Transnazionale e della Lista Marco Pannella, lista elettorale legata ai Radicali Italiani, ed editore dell’organo d’informazione della Lista, Radio Radicale, fondata nel 1977 da egli stesso e da altri.

Pannella ha anche fondato alcune storiche testate giornalistiche che non hanno mancato occasione di esprimersi in modo contrario al suo operato e direttore responsabile (pur non appartenendo al movimento) del quotidiano Lotta Continua per un breve periodo.

Pannella ha altresì operato attivamente nella vita politica italiana attraverso l’intensa applicazione dello strumento referendario, promuovendo, nel corso di tre decenni, la raccolta di quasi cinquanta milioni di firme necessarie alla promozione delle varie campagne referendarie.

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