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aereo russo precipitato

Marina e aviazione egiziana hanno individuato “pezzi di rottami dell’aereo Airbus 320 e oggetti di passeggeri a 290 km a nord di Alessandria”. La notizia è stata confermata dal portavoce delle forze armate, brigadiere Mohamed Samir, sulla propria pagina Facebook.

“Le forze armate – si legge nel post – proseguono la ricerca dei resti dei rottami dell’aereo”.

La compagnia aerea Egyptair ha precisato che il ritrovamento è avvenuto “nelle prime ore di oggi”.

Secondo quanto dichiarato dal ministro della Difesa greco, Panos Kammenos, il volo sarebbe precipitato in seguito a “due brusche virate: “L’aereo ha virato di 90 gradi a sinistra per poi girarsi a destra, scendendo rapidamente dai 38mila piedi (più di 11mila metri) ai 15mila piedi (oltre 4mila metri). Le sue tracce sono state perse intorno ai 10mila piedi (3mila metri)”.

Mezzi navali e aerei continuano a ispezionare una vasta area a sud dell’isola di Creta. Trovati anche resti umani. Tre inquirenti francesi dell’ufficio indagini e analisi dell’aviazione civile e un esperto tecnico dell’Airbus sono arrivati in mattinata al Cairo “per partecipare alle inchieste sullo schianto dell’aereo egiziano nel Mediterraneo”.

Fonti aeroportuali al Cairo, aggiungono che “tre altri inquirenti britannici” in rappresentanza di Airbus sono giunti nella capitale egiziana “per la stessa ragione”.

Russia e Usa sono stati i primi a parlare di una bomba a bordo, ma restano ancora aperte anche altre ipotesi, come l’azione di un kamikaze o un guasto. Fondamentale il ritrovamento delle scatole nere.

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