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autismo
Un’analisi degli occhi e dello sguardo dei neonati, a pochi giorni di vita, potrebbero far capire se il bambino è tendente a sviluppare la sindrome autistica.

E’ quanto è emerso da uno studio coordinato da Giorgio Vallortigara dell’Università di Trento e pubblicato sulla rivista Scientific Reports.

La ricerca ha messo a confronto due gruppi di neonati. Uno ad alto rischio autismo (perché con fratelli maggiori autistici) e l’altro a basso rischio. Ebbene, i primi, a differenza degli ultimi, si è scoperto che perdono subito interesse per gli stimoli sociali, come i movimenti di una mano e il loro sguardo non resta catturato a lungo.

Il medico italiano a capo dello studio ha dichiarato all’Ansa: “Abbiamo intenzione di seguire questi bambini almeno fino al compimento del loro secondo compleanno per vedere se manifestano una qualche forma di autismo anche lieve. Il nostro potrebbe divenire un test predittivo precocissimo e quindi anche una via verso potenziali interventi precoci. I risultati finora sono molto incoraggianti”.

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