L’esposizione alle radiofrequenze tipiche dei telefoni cellulari aumenterebbe i rischi di ammalarsi di tumore nei ratti maschi. Ad affermarlo uno studio durato due anni, pubblicato sul National Toxicology Program statunitense, che conferma come gli aumenti, piccoli ma statisticamente significativi, riguardino proprio gli gliomi, tumori al cervello, e Schwannomi (i neuriroma, tumori benigni) gli stessi riscontrati da alcuni studio epidemiologici anche sull’uomo.
Lo studio condotto su oltre 2500 ratti e topi esposti a varie quantità di radiofrequenze in 21 camere progettate appositamente ha fatto giungere i ricercatori a tale conclusione: “Dato l’ampio uso a tutte le età delle tecnologie per la comunicazione mobile anche un piccolo aumento che dovesse risultare dall’esposizione potrebbe avere grandi implicazioni per la salute pubblica”.
L’Oms ha classificato le radiofrequenze nel gruppo 2G dei “possibili cancerogeni”.