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imu e tasi
Entro il 16 giugno gli italiani sono chiamati a versare all’Erario le prime rate di Tasi e Imu 2016, che in totale valgono circa nove miliardi di euro.

Previsti, però, esenzioni e sconti. Per la prima volta, infatti, dopo anni, le abitazioni principali saranno esentate non solo dall’imposta municipale unica, ma anche dalla tassa sui servizi indivisibili erogati dai Comuni se non sono di lusso. Restano, pertanto escluse le categorie (Cat, A1, A8 e A9).

Una novità che dovrebbe garantire un risparmio medio di circa 200 euro a famiglia.

Ecco allora uno schema che riassume in pratica quali in casi bisogna pagare:

– Confermate le esenzioni anche sulle pertinenze dell’abitazione principale, ma solo su una pertinenza per ogni tipo (box, cantine, solai…).

– Previsto uno sconto del 50% sulla base imponibile se il contratto di comodato è registrato e ha come soggetti parenti in linea retta di primo grado (genitori o figli) che utilizzano l’immobile come abitazione principale. Inoltre, il comodante non deve essere proprietario di altri immobili abitativi in Italia e deve risiedere anagraficamente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile dato in comodato. In alternativa al punto precedente, oltre all’immobile concesso in comodato può possedere nello stesso Comune un’altra abitazione non di lusso adibita a propria abitazione.

– Per le abitazioni affittate a canone concordato è prevista una riduzione del 25% della base imponibile per Imu e Tasi.

LE ALIQUOTE

Non ci saranno ritocchi a quelle del 2015. Le modifiche sono possibili, ma solo al ribasso. Le aliquote definitive possono essere decise dai Comuni entro il 16 ottobre, pertanto, i contribuenti beneficeranno di eventuali cambiamenti sul pagamento della seconda rata a saldo (16 dicembre).

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