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Insulti, botte, maltrattamenti di ogni tipo, è successo, per mesi, in un asilo nido di Milano, in zona Bicocca. I carabinieri hanno arrestato due persone ieri mattina per maltrattamenti una maestra e il titolare dell’asilo nido.

La maestra è stata messa ai domiciliari mentre il titolare sottoposto a interdizione alla professione per un anno. Altri due educatori, che avevano assistito alle violenze senza reagire, sono stati invece indagati.

Tutto è nato a seguito della denuncia sporta da due ex educatrici della struttura, recentemente accreditata da parte del Comune di Milano. Le due hanno riferito di una serie di fatti di cui sono state testimoni.

A quel punto sono partite le indagini con le telecamere nascoste che hanno documentato una serie di violenze nei confronti di bambini di età compresa tra i due mesi e i due anni.

I carabinieri hanno assistito, attraverso le telecamere, all’aggressione da parte della coordinatrice del nido su un bimbo di due anni, nell’area giochi. In quel momento erano presenti 9 dei 14 bambini iscritti.

Il carabiniere addetto alla sorveglianza delle telecamere vede la donna avvicinarsi a un bambino, tirargli le orecchie e inveire. Un istante dopo vede la donna chinarsi sul bimbo e morderlo sul volto.

Si è scoperto inoltre, i bambini venivano chiusi nel bagno o in uno sgabuzzino al buio, costretti a mangiare a forza, strattonati, tirati per i capelli, legati alle culle e ai lettini con cinghie molto strette per evitare che si muovessero.

I genitori di questi bambini hanno dichiarato di pagare una retta scolastica tra i 600 e i 700 euro al mese ma di essere all’oscuro di quanto accadesse, mentre alcuni vicini hanno dichiarato di aver sentito spesso urla e parolacce rivolte ai piccoli.

Venticinque i casi elencati dagli investigatori. A fine aprile un bambino chiede della mamma. Milena Ceres, la 34enne coordinatrice dell’asilo ai domiciliari, per i genitori la “maestra Milly”, scatta: “Non devi rompere le palle, hai capito?”. Qualche giorno dopo se la prende con una bimba: “Io ti faccio piangere”. E ancora: “Non devi rompere il c…, devi dormire”. Quando una piccola la fa innervosire, la donna la prende per la coda di cavallo e la trascina per alcuni metri.

“Il comune di Milano si costituirà parte civile nel processo e rivedrà le modalità di controllo degli enti accreditati”, dice Anna Scavuzzo, vicesindaca di Milano con deleghe all’istruzione.

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