Non solo affreschi e mosaici nelle domus, ma anche mobili e suppellettili come duemila anni fa. A Pompei non si lavora solo per salvare il sito dai crolli, ma anche per offrire nuove emozioni ai turisti che lo visiteranno.
Così gli arredi della «Fullonica di Stephanus» da oggi ritornano nel loro ambiente, così come erano stati disposti, prima dell’eruzione del Vesuvio, dai padroni di casa. Grazie allo studio minuzioso, compiuto da un pool di esperti con a capo il professor Massimo Osanna, è stato possibile individuare il punto esatto dove erano collocati all’epoca gli arredi.