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Le forze libiche di Zintan, alleate del generale Khalifa Haftar, hanno reso noto di aver arrestato il tunisino Moez Ben Abdulgader Ben Ahmed Al Fezzani, conosciuto come Abu Nassim, considerato uno dei reclutatori più importanti di jihadisti in Italia.

Già arrestato dagli americani, processato a Milano, assolto, espulso e tornato in Libia, l’uomo sarebbe in collegamento anche con il gruppo che ha rapito i tecnici della Bonatti.

Abu Nassim, secondo il Libya Herald, stava scappando da Sirte per raggiungere la Tunisia e poi Lampedusa. Abu Nassim sarebbe stato catturato assieme ad altri 20 esponenti dell’Isis in una località tra le città di Rigdaleen e di Al-JMail, nell’ovest del paese alcuni giorni fa, ma la notizia sarebbe pervenuta soltanto oggi.

Il dipartimento antiterrorismo della Procura di Milano, guidato da Maurizio Romanelli, sta effettuando accertamenti anche alla luce dei documenti, di cui si è parlato nei giorni scorsi, che sarebbero stati trovati in un covo del sedicente Stato islamico a Sirte. Carte che farebbero riferimento anche al ruolo di Fezzani come presunto reclutatore di jihadisti in Lombardia.

Detenuto per 7 anni nella base militare americana di Bagram in Afghanistan e per oltre due anni in Italia, venne assolto nel 2012 a Milano, espulso, e poi condannato in appello a 6 anni quando era già fuori dall’Italia.

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