Facevano a gara a chi usava gli aghi da flebo più grossi nelle corsie del pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo di Vicenza e poi scherzavano su di un gruppo Whatsapp, dove registravano i rispettivi punteggi.
A denunciare le gare tra infermieri è stato il primario Vincenzo Riboni, il quale, come riporta il Corriere della Sera, è stato “punito” con una sospensione di dieci giorni.
Unico a subire una lieve conseguenza, per gli altri neppure questa. Dopo la pausa forzata Riboni dovrà smaltire le tante ferie arretrate prima di andare in pensione.
Mentre a medici ed infermieri del suo reparto alcuna conseguenza.
“Non c’è giustificazione che tolleri superficialità, scherzi, battute e quant’altro. Gli eventi sono stati realizzati a seguito di una strategia che testimonia l’intenzionalità dei comportamenti a danno del paziente”, dichiaro’ Riboni quando scoprì cosa stesse accadendo.
Nel gruppo Whatsapp si scrivevano frasi del tipo: “Come va la sfida grigi contro arancioni?” facendo riferimento al colore e al diametro delle cannule utilizzate per le flebo, grigie quelle più piccole, arancioni quelle più spesse e dolorose per i pazienti.
“Un infermiere rispondeva: “Due arancio, uno grigio”. Un medico replicava: “Infilato un arancio or ora”. Per arrivare perfino alla proposta di un altro che diceva: “Si fa anche un tabellone con il punteggio”.
L’ospedale ha liquidato la vicenda come “sviamento dall’attività istituzionale e uso improprio del telefono cellulare personale”.
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