Secondo le stime raccolte, quest’anno si potrebbe toccare il record di ricoveri e intossicazioni per la sindrome sgombroide, causata dal consumo di sushi, soprattutto a Milano.
Si tratta infatti, di un’intossicazione dovuta ad una cattiva conservazione di pesce azzurro, in primis tonno, e che spesso colpisce chi mangia pesce crudo, soprattutto sushi e sashimi.
I sintomi possono spaziare dalla nausea al mal di testa, passando per rossori e gonfiori fino all’edema della glottide, che può portare anche al soffocamento.
La Ats, l’azienda sanitaria milanese, ha lanciato un vero e proprio allarme: «Non vogliamo parlare di epidemia, ma è bene che la gente sia consapevole dei rischi a cui va incontro quando mangia pesce crudo o appena scottato».
Lo scorso anno i ricoveri di persone intossicate per sindrome sgombroide erano stati 47, nei primi nove mesi del 2016 si parla già di 45 casi. Di cui almeno sette nel solo mese di settembre.
A segnalare le intossicazioni è direttamente il personale sanitario di pronto soccorso, che ormai riesce subito a riconoscere i sintomi.
Attenzione dunque al sushi che si compra e ai locali che si frequentano.
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