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terremoto decreto
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il nuovo decreto con misure destinate a fronteggiare l’emergenza del post terremoto. Il provvedimento “salvo intese”, prevede un testo che potrà subire delle modifiche, da parte di tecnici, prima di giungere in Parlamento.

Come anticipato nei giorni scorsi il decreto contiene la nuova definizione del cratere del sisma e provvedimenti su agricoltura, scuola e beni culturali.
Dovrà essere pubblicato lunedì in Gazzetta Ufficiale.

Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede:

– RICOSTRUZIONE: l’emergenza principale è quella di garantire un’adeguata assistenza abitativa alle popolazioni colpite dalle scosse. Il Dipartimento di protezione civile dovrà acquisire in tempi rapidi container sulla base di indicazioni comunali, indentificare le aree giuste su cui installarli. E per accelerare i tempi, per favorire il rientro nelle case con danni lievi, che richiedono solo interventi di immediata riparazione, i proprietari, previa presentazione di un progetto firmato da un esperto abilitato che accerti e dichiari nesso di causalità tra sisma e stato della struttura, stima del danno – possono procedere al ripristino dell’agibilità degli stabili.

– ARTE: i Comuni colpiti dal sisma potranno occuparsi direttamente degli interventi indispensabili della messa in sicurezza di beni culturali, dandone comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
All’Anas il compito, in tempi rapidi della messa in sicurezza e del ripristino della viabilità delle infrastrutture che rientrano nelle sue competenze e di quelle degli enti locali devastati da continue scosse.

Il decreto prevede misure urgenti anche per consentire la prosecuzione delle attività didattiche: dalle modalità di composizione delle classi a quelle di assegnazione del personale docente.

Dieci milioni di euro andranno alla tutela delle aziende zootecniche. Il decreto autorizza una spesa di 10.942.300 euro per il sostegno dei settori del latte, della carne bovina dei settori ovicaprino e suinicolo.

– ASSUNZIONI: per riuscire a gestire la mole di procedimenti che i Comuni si trovano a dover attivare, il decreto autorizza l’assunzione a tempo determinato di personale di tipo tecnico ed amministrativo fino ad un massimo di 350 persone. Previsto infine, il rafforzamento della struttura della Protezione civile e di quella del Commissario straordinario alla ricostruzione.

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