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professor umberto veronesi
Si è spento ieri sera, all’età di 90 anni, il professor Umberto Veronesi, oncologo e ricercatore di fama internazionale.

Fermo sostenitore dell’utilità della prevenzione, attento alla psicologia del paziente, ha promosso la diffusione di stili di vita sani e alimentari corretti. Ha rivoluzionato il mondo della ricerca contro il cancro con la sua creatura, l’Istituto Oncologico Italiano, e con la teorizzazione di una nuova tecnica, la quadrantectomia, per la guarigione dal tumore al seno.

Nato a Milano nel 1925, si laurea in medicina e chirurgia nel 1950. Lavora all’Istituto dei Tumori del capoluogo lombardo e ne diventa Direttore Generale. Poi corona il suo sogno europeista, prima con la Scuola Europea di Oncologia nel 1982 e poi con la sua più grande opera: lo Ieo, l’Istituto Oncologico Italiano, inaugurato nel 1991 e diventato presto un esempio per la cura e la prevenzione del cancro a livello internazionale.

Veronesi ha teorizzato e promosso l’utilizzo della tecnica della quadrantectomia per combattere il tumore alla mammella, un intervento a impatto estetico meno invasivo, ma efficace quanto la mastectomia, ovvero l’asportazione chirurgica. Negli ultimi anni si è concentrato molto sul miglioramento della radioterapia, introducendo una nuova terapia chiamata intraoperatoria che si esaurisce in una sola seduta durante l’intervento.

Grande difensore dei diritti degli animali, sostenitore del testamento biologico e dell’eutanasia. Nel 2003 ha creato la fondazione Veronesi per sostenere la ricerca e la divulgazione scientifica e negli anni 2000/2001 è stato anche ministro della Sanità durante il governo Amato e Senatore dal 2008 al 2011. Ha ricevuto tredici lauree honoris causa, nazionali e internazionali.

Lascia la moglie Sultana Razon e 6 figli.

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