In America migliaia di persone sono scese in piazza per dire no all’elezione di Donald Trump. “Non è il mio presidente”, si legge sui moltissimi cartelli. Le manifestazioni piu’ importanti a New York e Chicago.
Non sono mancati arresti, almeno 30 a Manhattan. In migliaia, nonostante la pioggia, si sono radunati a Union Square e hannno sfilato verso midtown fino ad arrivare alla blindatissima Trump Tower sulla Fifth Avenue, dove si trova l’abitazione del nuovo presidente americano.
Città in tilt per ore a causa del traffico. A Los Angeles bruciato un pupazzo di cartapesta raffigurante il neo eletto presidente degli Stati Uniti d’America.
Il passaggio di consegne avverrà il prossimo 20 gennaio a Washingon. Intanto il presidente uscente Barack Obama ha rilasciato una dichiarazione dopo il discorso tenuto ieri da Hillary Clinton con cui ha auspicato dialogo e un passaggio di consegne di successo, normale e pacifico.
“Incontrerò il presidente in pectore Trump. Dimostreremo a tutto il mondo che questo avverrà, così come avvenne otto anni fa tra l’allora presidente Bush e me. Farò ciò che posso per il nuovo presidente, siamo tutti nella stessa squadra: non siamo democratici, o repubblicani, siamo Americani”.
“È stata una campagna elettorale dura e combattuta: è difficile adesso per i sostenitori del partito democratico, potrebbero essere delusi, specie i più giovani, ma occorre continuare a lottare per quello in cui si crede. Serve capire i propri errori ed imparare non scoraggiandosi”.