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sesso e astinenza
Secondo David Spiegelhalter, docente della Cambridge University, entro il 2030 non faremo più sesso. Lo studioso ha lanciato un appello piuttosto allarmante riguardante una nostra possibile e vicina estinzione di fare sesso e quindi di riprodurci.

Nel suo libro, intitolato “Sex by numbers” (Il sesso in cifre), Spiegelhalter, spiega che la frequenza mensile di rapporti sessuali è in costante dimunuzione.

Basti pensare che nel corso di 30 anni, la frequenza dei rapporti sessuali è passata dalle 5 volte al mese degli anni ’90, alle 4 volte al mese degli anni Duemila, sino ad arrivare alle 3 volte al mese dello scorso decennio.

Spiegelhalter spiega anche che la colpa è in parte delle nuove tecnologie che ci distraggono dal fare sesso: “Penso che sia l’eccesso di sollecitazioni d’altro genere. Tipo, oddio devo guardare l’intera serie di Trono di Spade in TV. Che fa parte del fenomeno di essere sempre connessi al proprio telefonino, tablet, computer, per cui possiamo continuare a controllare messaggi, post, video e quant’altro anche tutta la notte, mentre fino a non molto tempo fa alle 10 e mezza di sera non c’era praticamente più nulla da guardare alla televisione e non c’era altro da fare”.

Già uno studio precedente, reso noto nel 2014, che si era basato su un’indagine condotta su 143 coppie eterosessuali, aveva fatto emergere che la maggioranza degli intervistati veniva interrotta durante il sesso o durante il culmine del piacere da chiamate e notifiche sul proprio smartphone.

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