Spread the love

morti in corsia
Proseguono le indagini della Procura di Busto Arsizio (Varese) sulle morti sospette avvenute in corsia nell’ospedale di Saronno. Vengono ascoltati nel comando compagnia carabinieri della città alcuni dei dodici indagati, dopo gli interrogatori di garanzia emesis per i due arrestati, gli amanti Laura Tatoni, 40 anni, infermiera, e del medico del pronto soccorso Leonardo Cazzaniga, 60 anni, accusati di aver avvelenato a morte il marito di lei e forse anche la mamma.

Il medico è anche accusato di aver provocato volontariamente la morte di quattro pazienti anziani in pronto soccorso. Tra gli indagati, medici e dirigenza ospedaliera, anche chi potrebbe aver taciuto pur sapendo cosa stesse succedendo.

Intanto, il Codacons ha depositato formale costituzione di parte offesa nell’inchiesta della Procura di Busto Arsizio per i gravi fatti accaduti all’Ospedale di Saronno, nell’inchiesta che vede imputati Cazzaniga, Taroni e altri soggetti.

“La vicenda rappresenta una grave lesione dei diritti degli utenti della sanità pubblica, e getta ombre inquietanti sulle responsabilità di altri soggetti a tutti i livelli – ha spiegato il Codacons – Per questo nella costituzione di parte offesa abbiamo chiesto alla Procura di estendere le indagini e verificare l’operato dell’ospedale e della Regione Lombardia, con particolare riferimento all’attività di vigilanza e controllo svolta da parte degli organi pubblici. Vogliamo capire se vi siano stati elementi o segnalazioni che potevano far nascere sospetti di anomalie nei decessi avvenuti presso l’ospedale di Saronno e, nel caso, come siano stati affrontati da chi aveva la responsabilità di vigilare ed evitare reati così gravi”.

Il Codacons ha anche deciso di offrire assistenza legale ai parenti di tutti i soggetti che risulteranno deceduti a seguito dell’opera criminale dell’infermiera e del medico all’ospedale di Saronno, affinché siano disposti i dovuti risarcimenti morali.

Un pensiero su “Morti in corsia a Saronno: Codacons si costituisce parte offesa, chiede di estendere indagini e di risarcire familiari”
  1. E così si fa giustizia? Dando soldi ai parenti delle vittime? La giustizia è licenziare e radiare dall’albo chi, pur avendo fatto il giuramento di Ippocrate, ha taciuto o è stato superficiale. Giustizia è indagare nei singoli reparti, soprattutto in medicina… giustizia per tutti, anche per gli attuali e futuri degenti, questa è la giustizia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.