Gli insaccati possono peggiorare l’asma, ne sono certi i ricercatori francesi che hanno pubblicato uno studio su ‘Thorax’, che ha osservato una sofferenza superiore nei pazienti con la malattia respiratoria che consumavano più di 4 porzioni a settimana.
Gli autori dello studio, sostengono infatti, che i nitriti di cui i salumi sono ricchi, potrebbero pesare sull’infiammazione delle vie aeree presente in questa patologia.
I ricercatori hanno preso in esame le cartelle cliniche di quasi mille adulti di cui erano note le abitudini alimentari: in fatto di salumi, ad esempio, è emerso un consumo medio di 2,5 porzioni a settimana. Nella prima tornata di visite di controllo, effettuate tra il 2003 e il 2007, il 42% dei partecipanti aveva dichiarato di aver avuto sintomi asmatici: circa il 50% aveva fumato, il 35% era sovrappeso e il 9% era obeso.
Dalle visite di controllo, fatte tra il 2011 e il 2013, il 20% dei pazienti aveva accusato un peggioramento dei sintomi. Aveva meno fiato il 14% dei pazienti che mangiavano pochi salumi (circa una porzione a settimana), il 20% di coloro che mangiavano fino a quattro porzioni di affettati alla settimana, e il 22% di quelli che si abbuffavano con più di quattro porzioni a settimana.
I dati sono stati corretti tenendo conto anche di fumo, attività fisica, età, sesso e livello di istruzione, ed è così emerso che gli asmatici più golosi di insaccati (consumo superiore a 4 porzioni a settimana) avevano una probabilità maggiore del 76% di avere un peggioramento dei sintomi rispetto a chi dichiarava il consumo più basso di carni processate (una porzione a settimana o meno).
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