Una situazione veramente insostenibile, quella che sta colpendo l’Italia dal punto di vista della sanità nazionale.
Oltre la metà degli intervistati durante un’indagine condotta dall’Eurispes, ha dichiarato per il 54,3% di non essere soddisfatto, il 45,6% di esserlo.
Dato stabile rispetto alle indagini condotte sette anni fa.
A Nord-Ovest, ad esempio, il 70,3% degli italiani intervistati, si è detto invece soddisfatto. Lo stesso ha fatto la popolazione del Nord-Est con il 56,3%.
Ma i giudizi positivi si fermano ad un terzo al Centro Italia con il 34%, a fronte del 65,9% dei negativi, al 27,6% nelle Isole (72,4% negativi) ed al 26,4% al Sud (73,6% negativi).
“Il disagio più frequente – spiega l’indagine – sono le lunghe liste di attesa per visite ed esami medici (75,5%). Oltre la metà (53,2%) ha incontrato lunghe liste di attesa per interventi chirurgici, quasi la metà (48,9%) scarsa disponibilità del personale medico ed infermieristico. Nel 42,2% dei casi si denunciano strutture mediche fatiscenti, nel 41,8% condizioni igieniche insoddisfacenti. Oltre un terzo (34,1%) di quanti si sono rivolti alla sanità pubblica ha sperimentato errori medici”.
Nel corso dell’indagine, agli intervistati è stato domandato loro se nell’ultimo anno hanno dovuto rinunciare a cure mediche specialistiche a causa di problemi economici e costi troppo elevati.
Ebbene, tra tutte spiccano certamente le cure dentistiche con il 31,9%, sia perché non riconducibili a patologie gravi sia perché troppo costose.
Quasi un quarto del campione intervistato, si è poi detto costretto a rinunciare a fisioterapia e riabilitazione (23,2%), nonché alla prevenzione (22,6%). Il 17,5% ha dovuto, invece, dire no anche a medicine e terapie necessarie.
Le persone più colpite? Naturalmente quelle con un reddito più basso, tante persone anziane, famiglie numerose e disoccupati.