Spread the love

epilessia giornata mondiale
Guarire dall’epilessia si può, parola di esperti. Ma anche quando questa malattia non c’è più, continua a condizionare la vita di una persona. Ci vogliono almeno 10 anni per ottenere un riconoscimento ufficiale da parte di uno specialista di completa guarigione.

Problema, pertanto, non certo facile da affrontare che può creare non poche difficoltà nella vita quotidiana: come la ricerca di un lavoro, il praticare uno sport, prendere la patente.

Per questo motivo, in occasione del 13 febbraio 2017, giornata in cui si celebra la Giornata mondiale dell’epilessia, l’Aice (Associazione italiana contro epilessia) ha deciso di mandare una lettera a tutti gli onorevoli della 12esima Commissione Affari sociali della Camera, per avviare l’esame della proposta di legge 1498 sull’epilessia.

“Ci batteremo fino all’ultimo per il pieno riconoscimento della guarigione – spiega Giovanni Battista Pesce, presidente Aice – . Nuovi studi, stanno suggerendo sempre più insistentemente che la patologia neurologica, non sia una malattia ‘statica’, senza possibilità di remissione e legata ad un trattamento farmacologico per tutta la vita, come finora era stata considerata”.

Di epilessia, soffrono in italia circa 500.000 mila persone. 30 mila i nuovi casi accertati ogni anno. Secondo ricerche recenti una corretta terapia farmacologicapuò portare anche ad una riduzione dell’80-90% delle crisi epilettiche, per periodi anche prolungati.

A 20 anni di distanza dalla diagnosi, un 50% dei pazienti riferisce poi una completa guarigione, con conseguente sospensione del trattamento.

Altre iniziative legate alla Giornata Internazionale dell’Epilessia (Epilepsy Purple Day), in tutte le più importanti città italiane, riguardano l’illuminazione di viola (colore ufficiale dell’Epilessia) di un monumento su iniziativa della LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia) e visite gratuite e preventive nelle strutture sanitarie che hanno aderito alla manifestazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.