Compare anche un quadro di Adolf Hitler nell’esposizione curata da Vittorio Sgarbi al museo della Follia di Salò.
Un quadro di ridotte dimensioni dipinto ad olio, prestato da un collezionista privato tedesco che non era mai stato esposto prima da nessuna altra parte.
Un quadro, che a livello artistico, il critico d’arte Sgarbi definisce “una cagata, il quadro di un disperato, che potrebbe essere stato dipinto da Kafka, che dice molto della sua psiche: qui non si vede la grandezza, qui si vede la miseria”.
Presentando la mostra, il direttore del Musa, Giordano Bruno Guerri, ha voluto ricordare che Adolf Hitler disse al ambasciatore britannico Neville Henderson “Io sono un artista e non un politico, una volta che la questione polacca sarà risolta voglio finire la mia vita come un artista” e “sarebbe stato meglio – ha commentato il direttore del Musa e del Vittoriale – anche se pure come artista non era un granché”.
Foto Repubblica
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