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congedo mestruale
Potrebbe arrivare anche in Italia il congedo mestruale, vale a dire i tre giorni di permesso al mese durante il periodo del ciclo mestruale in cui le donne potranno assentarsi dal lavoro senza dover per forza richiedere la malattia o le ferie, vedersi scalare soldi dallo stipendio.

La proposta di legge, già presentata alla Camera da quattro deputate del Pd, è ora all’esame della commissione Lavoro e potrebbe presto essere anche approvata.

Non tutte le donne potranno beneficiare di tale iniziativa. Il congedo retribuito sarà riservato solamente a coloro che sono affette da dismenorrea, ovvero hanno un ciclo mestruale doloroso.

Per aver diritto a tale permesso le lavoratrici (con contratto a tempo indeterminato, subordinato e parasubordinato, full o part time, sia nel settore pubblico che privato) dovranno presentare certificato medico con diagnosi patologia: questo andrà rinnovato entro il 30 dicembre dell’annualità in corso e presentato al datore di lavoro entro il 30 gennaio dell’anno successivo.

Nei giorni di assenza, al massimo 3 al mese, non verranno detratti i soldi dallo stipendio.

Il congedo mestruale è già una realtà in diversi paesi del mondo orientale: Giappone, Indonesia, Corea del Sud e Taiwan.

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