Milko e Dimitri Skofic, rispettivamente figlio e nipote di Gina Lollobrigida, hanno denunciato Andrea Piazzolla, manager e tuttofare della diva per circonvenzione di incapace.
Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, il giovane avrebbe isolato l’attrice da amici e parenti, divenendo lui l’unico punto di riferimento, manager nella gestione degli averi della donna.
La tesi sostenuta dai familiari dell’attrice è quella che il manager Piazzolla si stia approfittando della sua vulnerabilità tagliando fuori ogni contatto con l’esterno, con parenti e amici.
Il figlio della Lollobrigida ha raccontato alla stampa che due mesi fa gli è stato anche impedito di far visita alla madre, ricoverata in ospedale. E che a novembre è stato costretto a lasciare la dependance della villa dove ha sempre vissuto.
A supporto di quanto asserisce ci sarebbe anche una perizia di uno specialista, che definirebbe la Lollobrigida come “affetta da disturbo della personalità: oscillante tra il divismo, l’egocentrismo e il narcisismo e l’insicurezza, la diffidenza e la precarietà della quotidianità”, divenendo così, un soggetto portato a cercare (acriticamente) figure di riferimento alle quali affidarsi.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, il legame tra Piazzolla e la Lollo si sarebbe fortificato a partire dal 2011, dopo che per un paio di anni lui le aveva fatto da autista e da tuttofare. Da quel momento in poi ci sarebbero stato un susseguirsi di azioni che avrebbero portato Piazzolla a gestire tutto il suo patrimonio.
Tra queste spiccano 15 contratti di acquisto o leasing di auto e moto di lusso, per un valore di complessivo di oltre un milione di euro, vacanze tra yacht, aerei e royale suite, la vendita di appartamenti e gioielli per un complessivo di 7 milioni di euro.