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Ragazza di 25 anni, originaria di Treviso, è stata costretta a licenziarsi dalla piccola azienda in cui lavorava da anni a causa della gravidanza. Quando ha detto di aspettare un figlio, il suo datore di lavoro le ha subito risposto: “Sei incinta? Il tuo assegno Inps per la maternità lo darai all’azienda per pagare il sostituto oppure ti licenzi”.

Secondo la Cgil provinciale non si tratta di un caso isolato: è già capitato. Quasi un ricatto: o ti paghi la sostituta o puoi anche licenziarti.

A spiegare la vicenda il segretario provinciale della Cgil a “Il Gazzettino”: “In soli tre mesi questa è la seconda giovane mamma che si trova a fare i conti con richieste del genere. Oggi purtroppo molti lavoratori accettano i ‘ricatti’ di alcune imprese pur di ottenere un impiego o continuare a lavorare”

La lavoratrice in questo caso aveva un contratto da apprendistato per il quale percepiva un misero stipendio.

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