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E’ davvero drammatica la telefonata di una giovanissima egiziana Rashida, fatta al numero dell’emergenza d’infanzia (114).

La ragazzina, che vive a Torino è spaventata. Le hanno combinato un matrimonio intimandole: “Mia madre ha detto che lascerò la scuola perché a una moglie l’istruzione non serve”.

La polizia del commissariato diretto da Alice Rolando si è mosso subito per metterla in salvo. Ha incontrato la ragazzina a scuola, 1° liceo, insieme alla dirigente scolastica.

Rashida ha raccontato che tra tre giorni ci sarebbe stata la cerimonia di fidanzamento.

La ragazza quando ha visto sistemato in camera sua il vestitino rosso da indossare per il matrimonio, acquistato dal suo futuro sposo, non ha capito più niente e ha tentato di togliersi la vita tagliandosi i polsi. Rashida ha cercato in tutti i modi di persuadere i genitori, ma non c’è stato verso.

“Vogliono farmi sposare un uomo di 10 anni più grande di me. Ho solo 15 anni. Non voglio. Non lo amo. Non lo conosco nemmeno”, ha urlato la ragazza al telefono, chiedendo aiuto al 114.

Rashida non vuole lasciare la scuola e non vuole che sia quell’uomo a badare a lei. Vuole mandarla in Egitto a casa della futura suocera.
In accordo con il tribunale dei minori la ragazzina è ora stata sistemata in una comunità.

A distanza di qualche giorno gli agenti del Commissariato sono andati a trovarla ed hanno potuto constatare che è molto felice e serena. Va a scuola accompagnata dagli educatori in quella classe dove ha trovato la sua salvezza. Un’amichetta e compagna di scuola Sofia, che dopo aver ascoltato la sua terribile storia, le ha chiamato il 114 consigliandole di raccontare tutto e di chiedere aiuto.

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