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Ieri sera, giovedì 20 aprile, alle ore nove, un uomo è sceso da una macchina in prossimità dei grandi magazzini britannici Marks & Spencer sugli Champs-Élysées nel centro di Parigi e, armato di kalashnikov ha iniziato a sparare su una pattuglia di poliziotti. Uno è morto, due sono gravemente feriti. Il terrorista è stato ucciso dalla polizia mentre cercava di darsi alla fuga.

L’identità dell’uomo sarebbe nota agli inquirenti, in quanto stabilita dai documenti ritrovati all’interno dell’Audi da cui è sceso prima di sparare. Il suo nome è Karim C., ha 39 anni, al momento avrebbero preferito non segnalare altro sulle sue generalità.

Secondo quanto riferisce ‘Le Figaro’, l’aggressore sarebbe stato condannato nel febbraio 2005 a 15 anni di reclusione per tre tentativi di omicidio volontario, di cui due nei confronti di poliziotti.

Fatto sta è che l’Isis ha subito rivendicato l’attentato fornendo anche un nome completo dell’attentatore, ihadista belga Abu Yousif. La persona segnalata dall’Isis e dalle autorità di Bruxelles si è però presentata spontaneamente in commissariato ad Anversa, dicendo: “Io non c’entro nulla”.

La zona è stata prontamente chiusa e l’antiterrorismo ha subito preso il comando delle indagini.

Il presidente francese ha annullato la visita in Bretagna: “Ho convocato un Consiglio di difesa per le 8”, ha dichiarato ieri notte.

I principali candidati alle presidenziali francesi hanno annunciato di aver annullato i loro impegni elettorali, a due giorni dal primo turno di voto.

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