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Il Codacons — il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori — chiede di vietare il fumo in spiaggia, come già avviene in alcuni locali pubblici, e sulla spiaggia di Bibione (in provincia di Venezia) che, come nota il Gazzettino, è stata la prima località balneare italiana ad aver bandito il fumo sulla battigia nel 2014 ottenendo risultati molto significativi.

Secondo una recente ricerca condotta dall’Istituto nazionale dei Tumori di Milano nella spiaggia veneta, infatti, l’inquinamento generato dalle sigarette fumate sotto gli ombrelloni può superare quello che si registra in una zona a elevato traffico di auto. «Quando sentiamo odore di fumo vuol dire che stiamo respirando agenti inquinanti», spiega al Corriere della Sera il presidente dell’associazione Marco Donzelli. «Un aspetto così significativo per la tutela dei cittadini non può essere relegato alla discrezionalità dei comuni, ma deve essere il ministro della Salute a emanare una circolare che stabilisca linee guida chiare: non ci deve essere l’obbligo, per chi non fuma, di respirare agenti inquinanti».

Infine, sulle spiagge italiane sarà in vigore anche per quest’anno, il divieto di buttare per terra i mozziconi di sigaretta, pena una multa che può arrivare anche a 300 euro.