Gianna Nannini in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha ha annunciato di volersi trasferire a Londra per unirsi civilmente alla compagna Carla e garantire un futuro alla sua Penelope.
La cantante toscana, 61 anni, è pronta a unirsi civilmente a Carla e ad affidarsi alla stepchild adoption per tutelare sua figlia Penelope. “Non ci sono leggi in Italia che mi garantiscano cosa succederebbe a Penelope se me ne andassi in cielo. Quindi me ne vado in Inghilterra, dove sono rispettata nei miei diritti umani di mamma” – spiega l’artista italiana.
Gianna Nannini aveva anticipato questa decisione nella sua autobiografia, intitolata Cazzi Miei. La cantante, spera, però, di fare presto ritorno in Italia: “Londra è tutto il mondo, tutti i colori diversi che stanno assieme, ma gli inglesi sono sempre stati ‘brexit’. Mi manca la mia terra, mi manca il mio vino. Tornerò prima o poi per vivere questo lato legato alla natura”.
E’ stato inaugurato pochi gironi fa a Torino, il primo Centro Diagnostico in Italia esclusivamente dedicato alla Colonscopia Virtuale CAD per la diagnosi dei tumori del colon-retto, anche con l’ausilio di un sofisticato CAD (Computer Aided Detection). (altro…)
Nei mesi di ottobre e novembre, FRANCESCO DE GREGORI sarà il protagonista di un tour che lo porterà nelle più importanti città europee, americane e canadesi, per presentare dal vivo i suoi più grandi successi. (altro…)
Dopo lo straordinario ritorno sulle scene dello scorso 30 giugno sul palco di RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO al Foro Italico di Palermo a cinque anni di distanza dall’ultimo concerto, Le Vibrazioni si esibiranno di nuovo insieme dal vivo il 14 dicembre 2017 ai Magazzini Generali di Milano per un grande reunion party. (altro…)
Esce oggi, il nuovo film di Jon Watts. Con Tom Holland, Marisa Tomei, Zendaya Coleman, Robert Downey Jr., Michael Keaton, Tony Revolori, Martin Starr, Jon Favreau distribuito da Warner Bros Italia in 62 sale cinematografiche italiane. (altro…)
Secondo i dati Inail, nel 2016 si sono registrate “poco meno di 642 mila denunce di infortuni” sul lavoro, un numero pressoché stabile rispetto a quello dell’anno precedente.
Ma quelle che riguardano incidenti mortali scendono a 1.104, il livello minimo guardando alle serie storiche comparabili dal 2008 in poi.
Lo stesso vale anche per le morti, quelle accertate che sono 618, di cui il 54% ‘fuori azienda’.
Si tratta dunque, anche in questo caso di un minimo, con un ribasso di almeno il 12,7% sull’anno 2015.
Aumentano invece le malattie professionali. Con ben 60mila denunce, 1.300 in più rispetto all’anno precedente. Il 30% in più sul 2012. Un dato allarmante anche perché la maggior parte di chi si ammala lavorando viene colpito da malattie che riguardano il sistema osteomuscolare, psicofisico e attribuibili ad amianto, ecc.
Ricordiamo, però, che tra questi numeri non sono inclusi i lavoratori a nero. Ancora tantissimi nel nostro Paese.
E’ allarme per un lotto di tonno spagnolo. Un prodotto confezionato sottovuoto. (altro…)