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Medici senza frontiere ha deciso di non firmare il codice delle Ong nell’ultima riunione convocata dal Viminale. Lo ha dichiarato il direttore generale di Medici senza frontiere, Gabriele Eminente.

Ha invece firmato Save the children, mentre invece non lo ha fatto l’altra ong presente al ministero, la tedesca Jugend Rettet. Le altre organizzazioni non erano invece presenti.

“L’aver rifiutato l’accettazione e la firma del Codice di condotta pone quelle organizzazioni non governative fuori dal sistema organizzato per il salvataggio in mare, con tutte le conseguenze del caso concreto che potranno determinarsi a partire dalla sicurezza delle imbarcazioni stesse”. Spiega il Viminale al termine della riunione con le ong sul Codice, firmato da Moas e Save the children, mentre Proactiva Open Arms, spiega, “ha fatto pervenire una comunicazione con la quale ha annunciato la volontà di sottoscrivere l’accordo”.

In Libia “non immaginiamo di inviare l’invincibile armata ma una missione di supporto alle autorità libiche nel controllo dei loro confini marittimi. E così rendere governabili e se possibile ridurre i flussi organizzati dai trafficanti di uomini”, ha spiegato il premier Gentiloni in un’intervista al Tg5.

Intanto, il premier libico Fayez al Serraj ha confermato di aver chiesto all’Italia sostegno logistico e programmi di formazione della guardia costiera e di frontiera, attrezzature ed armi moderne per le forze armate per salvare la vita dei migranti e affrontare i trafficanti di esseri umani (nelle ultime ore si sono verificati 3 interventi di soccorso che hanno messo in salvo 285 persone).

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